A filo d'erba

di Stefano Catone

On the Nord, again

Una di quelle giornate che restano, quella di ieri. Abbiamo scelto volutamente una campagna che sia di ascolto, anche “uno a uno”.

Ieri Varese, Taino, Daverio e ancora Varese. Letteralmente “on the nord” (chi mi conosce sa che era il nome di un blog di discreto successo che curavo qualche anno fa) come abbiamo sempre fatto, tra questioni enormi che ricadono sulle nostre comunità, contraddizioni, eccellenze, cose che funzionano e da replicare, questioni gigantesche ma taciute.

Da una parte, ieri, abbiamo ascoltato di bonifiche e grandiosi progetti infrastrutturali. Sul versante opposto c’è invece la biblioteca di Daverio: un servizio al quale l’amministrazione ha creduto, sul quale ha investito e il cui successo è certificato dai numeri se è vero (come è vero) che aumentano ogni anno i prestiti. Con la cultura, quella vera, si amministra, e da sinistra, in un comune del Varesotto.

E poi il dibattito (partecipatissimo: grazie a tutti) con Pippo Civati, Elly Schlein e Giulio Cavalli. Al circolo di San Fermo a Varese, tra multinazionali, risorse fiscali che migrano e braccialetti (leggo proprio ora di un politico della destra varesina che vorrebbe il braccialetto ovunque), mafie che controllano il territorio e il lavoro che si svaluta sempre di più. Manca la politica, quella che studia proposte radicali e puntuali, sempre col numero di fianco, come Civati ci insegna da sempre.

La cosa che resterà di più, di ieri, credo sarà il racconto di un signore che ha perso il padre dopo un mese di vita. C’era il fascismo. È stato deportato e nessuno ha più saputo nulla. Mentre lui raccontava, sui social rimbalzavano i fatti di Macerata. Così come avanza l’onda nera, avanziamo anche noi, con una proposta pacifica e profondamente antifascista: che all’inizio di ogni evento pubblico, a partire da questa campagna elettorale, si legga un manifesto della letteratura partigiana e antifascista, e che lo ci si dichiari, che l’assemblea si dichiari antifascista.

Grazie a tutti coloro che sono stati presenti, a coloro che hanno organizzato, a coloro che hanno manifestato il loro sostegno e impegno per questa campagna. Grazie a Giorgio, Jacopo e Stefano che mi hanno sopportato per tutta la giornata.

Siamo solo all’inizio.

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